Nella nostra Costituzione è scritto all’articolo 1 che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Governabilità – rappresentatività di fronte alla dicotomia che ci si pone davanti quale oggi è da perseguire?
Ci Basta un governo che decida anche se la propria azione non è rappresentativa della volontà popolare?
Le due cose peggiori che ho sentito da quando mi interesso di politica sono che : per essere uno statista “bisogna saper adottare scelte impopolari” e che il governo deve poter decidere senza impelagarsi nella “palude parlamentare”.
Queste considerazioni trasudano un netto sentimento antipopolare: un’idea di popolo come di gregge da guidare da parte di una minoranza illuminata ” (ho appena dato l’autorappresentazione di una CASTA).
Un popolo cui raccontare realtà manipolate ad usum Regis a utilità di chi comanda.
Un popolo da blandire quando non da comperare con promesse di cui non si può o non si vuole verificare ex ante la realizzabilità per poi, acquisiti i voti, fare quello che si ritiene opportuno, slegati da qualsiasi impegno politico che non sia quello per stabilizzare il proprio potere e conservare le posizioni acquisite.
Un popolo disinformato, illuso di decidere lui chi governa, mettendo da parte il fatto che i termini della scelta gli sono dati già confezionati da un sistema che non lascia niente al caso ed ancora meno al popolo.
Cosa decidono gli elettori?
Si è riusciti a far passare come vera la tesi per cui è il sistema parlamentare che ha rovinato il sistema sociopolitico italiano, perché pur rappresentando più fedelmente la composizione del corpo elettorale, ha impedito il ricambio del personale politico e ne ha favorito incrostazioni e corruzione.
Intanto siamo riusciti coi sistemi maggioritari ad ottenere la tanto sospirata alternanza ma abbiamo sempre politici dalla carriera ultra decennale e la brevità della carriera ha in alcuni casi fatto esplodere una sorta di voracità che leggiamo in continuazione sui giornali.
Ora il combinato della riforma elettorale e dell’italicum così come uscito dalle trattative tra il presidente del consiglio Renzi ed il signor Berlusconi consegnerebbe l’Italia ad un sistema di governo che ha mostrato difetti nell’amministrazione delle città.
Un esecutivo che governa più o meno infastidito da un’assemblea elettiva ininfluente perché tenuta sotto scacco dalla stessa maggioranza dell’esecutivo.
Questo è il Parlamento che uscirebbe fuori con una premio di maggioranza capace di dare ad una lista la libertà di governare da sola il paese.
La libertà di governare il paese anche contro le proprie promesse elettorali . anche contro quella parte del proprio partito che quelle promesse ricorda.
Siamo convinti che l’italia non abbia bisogno di governabilità ma di governo (cioè non abbiamo bisogno di poter governare anche senza consenso diffuso nel paese, anche contro il paese. Abbiamo bisogno di recuperare la capacità di persuadere il popolo italiano promuovendo la consapevolezza civile. Abbiamo bisogno di convincere i nostri concittadini che le loro teste pensanti valgono, che ci interessano le loro opinioni.
Siamo distantissimi dal considerare il drastico astensionismo emiliano e calabrese delle ultime elezioni regionali come un fatto secondario.
Democrazia è un popolo che si autogoverna, non un popolo che delega alla cieca chi è capace di adottare scelte conto la sua volontà. Delegandogli financo la scelta delle persone che lo devono rappresentare perchè, come alcuni colleghi hanno chiaramente sottolineato nell’impianto del ddl governativo i capolista bloccati lasciano gli elettori dei partiti più piccoli senza possibilità di scegliere i propri rappresentanti (i opartiti più piccoli sono quelli che partiti che eleggono meno di 100 parlamentari.
E deve venire da un partito che si chiama democratico l’assalto aristocratico oligarchico contro il sistema di rappresentazione parlamentare del corpo elettorale?
Democrazia è netta divisione dei POTERI
LEGISLATIVO fa le leggi
ESECUTIVO amministra la nazione su delega del Parlamento
GOVERNABILITA’ e Premio di Maggioranza sono strumenti totalitari per invertire i ruoli :
l’esecutivo fa le leggi e il Parlamento le ratifica
avendo prima modificato la composizione del Parlamento ai propri fini
imponendo una DITTATURA al POPOLO e a un PARLAMENTO di nominati