8 thoughts on “Disegno di Legge sul Bicameralismo

    • la relazione è abbastanza intuitiva.

      In poche parole il disegno di legge punta:

      – ad una giusta ripartizioni delle competenze tra Camera e Senato per evitare inutili sovrapposizioni;

      – a ridurre drasticamente il numero dei parlamentari e con esso i costi della politica;

      – evitare l’estenuante abuso della decretazione d’urgenza da parte dell’esecutivo.

  1. Concordo pienamente anche se vorrei fare delle osservazioni.
    Non credo che sia importante la riduzione dei parlamentari ma piuttosto la riduzione dei loro emolumenti (in termini di risparmio della spesa si otterrebbe lo stesso risultato senza limitare la rappresentatività) ma credo che in questi termini il Senato debba essere quella camere maggiormente rappresentativa dei cittadini.
    Infatti la Camera dei Deputati sarà l’esecutivo dove dovrà garantirsi la governabilità ed il Senato l’istituzione a tutela e garanzia dei cittadini. Per questo concordo nel testo della proposta di legge ma aggiungerei che l’elezione del Senato debba essere completamente svincolata da quella della Camera.
    Si dovrebbe prevedere, infatti, un’elezione dei loro componenti il più possibile svincolata dai partiti ed il più possibile rappresentativa dei cittadini. Per me i senatori dovrebbero essere eletti con le preferenze su singoli collegi uninominali divisi omogeneamente ed in base ai seggi assegnati in modo che ad ogni seggio corrisponda un numero ben preciso di elettori (es. 1 seggio ogni 200 mila elettori) senza nessun collegamento a livello nazionale e regionale o con partiti; su quel collegio chi prende più voti viene eletto.
    In questo modo ogni eletto sarà il rappresentante esclusivo di quel territorio, renderà conto ai propri cittadini e farà da garante agli stessi controllando, perchè svincolato, il Governo sulle materie di competenza indicate nel testo.
    Direi che, in aggiunta alle sue competenze e per scongiurarne l’uso indiscriminato, ogni qualvolta il Governo usa i decreti legge o legislativi, per la conversione in legge ci voglia il parere del Senato.
    Aggiungerei, inoltre, che tra le competenze del Senato ci fosse anche il controllo sul rispetto delle leggi di tutela dei cittadini e/o di applicazione dei diritti costituzionali come per esempio lo statuto del contribuente, che spesso e volentieri non viene rispettato o eluso.

    Mi farebbe molto piacere che questo mio commento fosse esaminato ed eventualmente preso in considerazione, cosa che nel m5s, specialmente nel recente sistema operativo di discussione delle leggi, non mi è mai capitato o non ho mai avuto il sentore che venisse almeno letto.

    Saluti e buon lavoro !!!!

    • Dimenticavo …. per l’elezione dei Senaotri si dovranno prevedere misure per scongiurare il voto di scambio che con il voto a preferenze potrebbe capitare. Una misura che riterrei valida è che lo spoglio si facesse a più sezioni riunite in modo che rimmarrà comunque difficile risalire ai voti con la conta degli stessi. Infatti più sezioni che srutinano i voti separatamente e più è facile fare la conta dei voti. quindi la raccolta dei Voti si potra fare sempre in più sezioni ma lo scritunio a sezioni riunite ed in uno scrutinio unico senza distinzioni di sezioni

      • Grazie per il contributo. Sicuramente gli utili suggerimenti saranno presi in considerazione in fase di discussione, se funzionali all’obiettivo prefissato, magari saranno supportati con qualche emendamento, una volta assegnato l’atto. Intanto è certo che Francesco li legge 😉

  2. Credo che non sia assolutamente il caso di riformare la Costituzione ora. Sarebbe pericoloso. Ricordiamoci che la nostra è una Costituzione antifascista ed il bicameralismo perfetto in questo senso aveva ed ha ancora la sua ragion d’essere. Se si modificasse la funzione del Senato e si abolisse il bicameralismo perfetto, automaticamente si stravolgerebbe la Costituzione, che è la base di tutte le nostre leggi. Per favore, vi prego, non lo fate!

  3. Toccare la “Costituzione ” ora, potrebbe essere (forse) utile oggi, ma domani?
    Essa è lo scudo che difende i cittadini e variarla potrebbe essere di nocumento ai nostri figli e nipoti. dopotutto non è poi così vecchia o antiquata. Se vogliamo risparmiare soldi pubblici, basta dimezzare stipendi e privilegi che non sono proprio regolati dalla Costituzione. Se poi si vuole prendere a pretesto il lungo iter delle “Leggi”, basterebbe far lavorare di più e meglio i deputati e i senatori. A creare troppi precedenti, i politici a venire (e non sappiamo chi possano essere) potrebbero prenderci gusto, e poi………. ?

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