cavagrandeAtto n. 4-00708

Pubblicato il 5 agosto 2013, nella seduta n. 88

CAMPANELLA ,  CIOFFI ,  CAPPELLETTI ,  BERTOROTTA ,  SIMEONI ,  PEPE ,  AIROLA ,  SANTANGELO ,  MOLINARI ,  TAVERNA ,  NUGNES ,  FATTORI ,  LUCIDI ,  ORELLANA ,  GIARRUSSO

Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. –

Premesso che:

la riserva naturale di Cavagrande del Cassibile è uno dei patrimoni naturalistici più importanti del nostro Paese. Situata nel territorio di Noto (Siracusa), nella Sicilia sud-orientale, si trova in un’area incontaminata, con la più alta concentrazione di biodiversità di tutta la regione, ed è unica per la presenza di sorgenti d’acqua sotterranee. Ogni anno dai 40 ai 60.000 visitatori arrivano da tutto il mondo per ammirarne la bellezza;

questa riserva naturale è però oggi minacciata da un progetto di discarica: nel dicembre 2010 la Regione Siciliana ha approvato un decreto con cui autorizza l’azienda SO Ambiente a realizzare in località Stallaini, ad appena 350 metri da Cavagrande, una discarica di rifiuti inerti;

nella prevista discarica si vogliono conferire tra l’altro “materiali isolanti contenenti amianto”, “materiali da costruzione contenenti amianto”, “rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni”, “altri rifiuti non biodegradabili”;

l’acquedotto comunale di Avola viene alimentato per il 90 per cento dalle acque del fiume Cassibile (il fiume si ingrotta in contrada Petracca, dove vi sono i pozzi che alimentano l’acquedotto);

nella zona, oltre ad un notevole innalzamento di polveri, vi sarà un grande impatto luminoso, dal momento che il manufatto dovrà essere illuminato notte e giorno e ciò comporterà un’innegabile alterazione dei delicatissimi equilibri ecologici della riserva naturale orientata di Cavagrande;

non è la prima volta che contrada Stallaini viene individuata per il collocamento di una discarica: la presenza di latomie, di cave di pietra non ripristinate dagli anni ’70, hanno attirato più volte l’interesse di aziende di smaltimento di rifiuti, che vedevano in questi siti soltanto dei grandi fossati da riempire;

considerato che:

in data 25 novembre 2010, con verbale istruttorio protocollo n. 43837, in Conferenza dei servizi dell’Assessorato regionale territorio e ambiente, servizio VAS-VIA (valutazione ambientale strategica e valutazione impatto ambientale), il Settore IV, assetto e tutela del territorio dell’Ufficio tecnico comunale (UTC) di Noto ha classificato l’area interessata dal progetto come era nel piano regolatore generale, sottoposta a vincolo paesaggistico (ex legge n. 1497 del 1939) ed a vincolo idrogeologico, vicina inoltre ai siti di interesse comunitario ITA 090021 Cava Contessa-Cugno Lupo e ITA 090007 Cavagrande del Cassibile, Cava Cinque Porte, Cava e Bosco di Bauli, sollevando l’esigenza di approfondimenti importanti sull’argomento, in via preventiva;

in particolare l’area di progetto si trova a soli 350 metri dal SIC riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile, a 50 metri da un affluente del Cassibile, contigua ad una zona ad “alto valore ecologico” come si evince nella carta regionale valori ecologici ed interessa, oltre al territorio del comune di Noto, quello di Avola e di Canicattini bagni;

in data 16 dicembre 2010, il Settore IV dell’UTC di Noto, protocollo n. 46630, con comunicazione all’Assessorato regionale territorio e ambiente Servizio II ed alla società SO Ambiente Srl, via Zunica n. 61-92100 Agrigento, facendo seguito a verbale istruttorio protocollo n. 43837/10 del 25 novembre 2010 dal Comune di Noto al verbale della Conferenza dei servizi del 25 novembre 2010 con il quale si sollevavano dei dubbi sulla compatibilità ambientale del progetto, ha espresso parere negativo in ordine alla procedura di VIA ex art. 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, in quanto non erano arrivati i chiarimenti dalla società in relazione agli elementi di dubbio sollevati nel verbale istruttorio (ubicazione, stabilità, accessibilità, ammissibilità dei rifiuti, protezione del terreno, controllo);

tale comunicazione del 16 dicembre 2010 ha espresso dunque parere negativo in materia, pur oltre i 15 giorni concessi in Conferenza dei servizi per produrre un parere sull’argomento pena il silenzio assenso;

in data 14 marzo 2012, la terza Commissione consiliare del Comune di Noto insediatasi nell’estate 2011, si è riunita per trattare l’argomento della discarica di Stallaini ed ha espresso parere negativo all’unanimità, ai sensi di quanto previsto dall’art. 48 “Norme transitorie e finali” del piano paesaggistico regionale e in considerazione del fatto che il sito si trova in zona con livello di tutela 3, come descritto dall’art. 32, comma 2, punto 12 del piano medesimo, per cui non si possono realizzare discariche. Inoltre, si è fatto riferimento a quanto descritto a pagina 13 della relazione generale del piano, artt. 14-17, dove si dice che occorre evitare opere incompatibili con la tutela dei valori ambientali o che comportino varianti urbanistiche: ciò considerata anche la particolare vocazione turistica del territorio;

in data 8 gennaio 2013, protocollo n. 846, il servizio VAS-VIA dell’Assessorato ha notificato al Comune di Noto il decreto di AIA per la ditta SO Ambiente facendo rilevare che il Comune aveva inviato una nota, protocollo n. 23707 del 26 luglio 2012, con allegata relazione di un professionista esterno, comprensiva di prescrizioni, mentre il rappresentante del Comune di Noto nella nota di cui sopra non aveva espresso la volontà dell’amministrazione rappresentata per cui l’assenso si considerava acquisito ai sensi dell’art. 14-ter, comma 7, della legge 7 agosto 1990, n. 241;

l’8 gennaio 2013, in sede di procedure AIA, è stata rilasciata un’autorizzazione alla SO Ambiente poiché i pareri contrari dell’amministrazione comunale di Noto, sia quello del 16 dicembre 2010 sia quello espresso dalla terza Commissione consiliare il 14 marzo 2012, non sono stati presi in considerazione o perché tardivi o perché non inviati: dunque, il parere del Comune di Noto è stato acquisito per silenzio-assenso e grazie alla relazione tecnica di un professionista esterno;

considerato che:

il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione IV, n. 02170/2012 Reg. Prov. Coll. n. 04801/2011 REG-RIC del 16 aprile 2012) ha affermato che in materia di AIA, VIA e VAS, i pareri non possono essere acquisiti per silenzio-assenso ma espressamente, ancorché tardivi, ed inoltre che laddove ci siano varianti urbanistiche, come nella fattispecie, queste debbano essere esaminate dal Consiglio comunale competente;

l’alto livello di tutela (2-3) che il piano paesaggistico regionale conferisce all’area interessata la rende incompatibile con simili insediamenti;

considerata inoltre l’importanza sotto il profilo turistico per il territorio di Noto dell’area interessata,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno acquisire ulteriori informazioni presso le autorità preposte, per accertare eventuali violazioni della normativa vigente e per riscontrare eventuali responsabilità;

quali provvedimenti intenda intraprendere per preservare una delle zone più belle e incontaminate della Sicilia dal punto di vista paesaggistico, idrogeologico e naturalistico, e tutelarla dagli attacchi che vengono continuamente perpetrati;

quali urgenti iniziative intenda assumere, visti i pareri contrari espressi dall’amministrazione comunale di Noto il 16 dicembre 2010 (amministrazione Valvo) e il 14 marzo 2012 dalla terza Commissione consiliare (amministrazione Bonfanti), nonché l’incompatibilità dell’insediamento della discarica con quanto previsto dal piano paesaggistico regionale, e considerata l’importanza sotto il profilo turistico, culturale e naturalistico dei luoghi, al fine di attivarsi presso tutte le amministrazioni competenti per valutare la revoca in via definitiva dell’autorizzazione alla SO Ambiente in quanto, a giudizio degli interroganti, essa appare pregiudizievole sotto tutti i profili citati.

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