Osservo che nel PD si stanno alzando i toni nei confronti dei colleghi che avevano evidenziato la necessità di una struttura istituzionale equilibrata con un Senato delle Garanzie, eletto direttamente dai cittadini.
È incredibile come PD, si disponga a falange, negando, nei fatti, la normale dialettica pluralistica tra le opinioni al suo interno, su un tema come la Costituzione, ontologicamente estraneo alle usuali dinamiche di contrapposizione politica.
Nel dibattito il Governo si è irrigidito sia sui temi sia nei comportamenti e a questo, naturalmente, ha conseguito una risposta ostruzionistica.
La prima riforma costituzionale del titolo V, portata a termine dal centrosinistra da solo nel 2001 ha avuto effetti negativi che sono ancora sotto gli occhi di tutti.
Il partito democratico sta percorrendo quel percorso a costo di manifestare una assoluta mancanza di pluralismo, anche interno. È un segnale pessimo !