Atto n. 4-01014,
Pubblicato il 17 ottobre 2013, nella seduta n. 127
CAMPANELLA , CAPPELLETTI , SCIBONA , PEPE , SIMEONI , CIOFFI , SERRA , LUCIDI , TAVERNA , MARTELLI , DONNO , BATTISTA , BERTOROTTA , FATTORI
Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dei beni e delle attività culturali e del turismo e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Premesso che:
il sinistro marittimo occorso alla motonave eurocargo “Cagliari” (International Maritime Organization – IMO 9471068, di bandiera italiana, iscritta al n. 248 del registro internazionale del Compartimento marittimo di Palermo) in data 9 dicembre 2012, nel tratto di mare antistante capo Zafferano, nel comune di Santa Flavia (Palermo), e precisamente Lat. N: 38° 08′ 839”, Long. E: 013° 34′ 073”, Lat. N: 38° 07′ 150”, Long. E: 013° 37′ 110”, ha comportato la perdita in mare di 12 semirimorchi contenenti merce varia;
è stato possibile constatare, attraverso sorvoli aerei a circa 3 miglia di distanza dalla costa compresa tra capo Mongerbino e Termini Imerese (estesa per circa 7 miglia), la presenza di detriti di lamiera, rottami ferrosi e derrate agricole che, a parere degli interroganti, possono concorrere ad originare un grave danno ambientale ed economico, in quanto il carico rappresenta un pericolo per l’ecosistema marino e risulta mettere in difficoltà la marineria di Porticello, frazione marinara del comune di Santa Flavia, poiché nella zona dell’incidente le motobarche della flotta peschereccia della frazione marinara svolgono gran parte della propria attività;
considerato che:
in data 10 dicembre 2012 la Capitaneria di porto di Palermo, ai sensi della direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, e dell’art. 304 e seguenti del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche ed integrazioni, riguardanti norme in materia di prevenzione, ripristino ambientale e risarcimento del danno ambientale, diffidava il comandante della motonave eurocargo Cagliari, signor Gennaro Iovino, ed il legale rappresentante della società armatrice di navigazione Atlantica SpA, Guido Trombetta, a provvedere alle operazioni di recupero dell’intero carico disperso, entro il termine di 30 giorni per quanto riguardava i mezzi pesanti affondati e di 5 giorni per quanto riguardava i rifiuti galleggianti e/o spiaggiati, comunicando che in mancanza di intervento l’amministrazione avrebbe dovuto adottare le conseguenti azioni con addebito delle relative spese a carico delle parti oggetto di diffida;
avverso il provvedimento, è stato presentato relativo ricorso al TAR di Palermo, dichiarato successivamente “inammissibile”?
ad oggi non risulta applicato alcuno dei provvedimenti citati,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto?
quali iniziative intendano adottare, nell’ambito delle rispettive competenze e in raccordo con le amministrazioni interessate, per accelerare le operazioni di ritrovamento e recupero del materiale disperso in mare, anche sollecitando le eventuali società private coinvolte a qualsiasi titolo ad attivarsi per contribuire materialmente e/o economicamente alla rimozione del materiale caduto in mare;
se non intendano prevedere le necessarie attività di monitoraggio successive alle operazioni di recupero, al fine di arginare il rischio di contaminazione delle acque e degli organismi viventi acquatici.