In questi giorni si parla tanto di riforma del Senato e di superamento del bicameralismo paritario. Nella seduta in 1a commissione Affari costituzionali di martedì 1 aprile, in occasione delle comunicazioni del Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, sulle relative linee programmatiche, sono intervenuto con alcune osservazioni.
In primo luogo ho fatto presente , che la materia delle riforme costituzionali dovrebbe essere affrontata dal Parlamento, senza interventi diretti del Governo, criticando quindi la scelta, compiuta dall’Esecutivo, di presentare un proprio disegno di legge, peraltro di ampia portata e incidente direttamente sulla composizione e i poteri delle Camere.
Quanto ai contenuti della proposta ho espresso profonde riserve. A mi avviso, infatti, il superamento del bicameralismo perfetto dovrebbe condurre ad una diversificazione delle competenze delle due Camere e ad una sostanziale specializzazione per materie, in una posizione di parità.
Inoltre, il Senato, se escluso dal rapporto fiduciario, dovrebbe essere titolare di ampi e penetranti poteri di controllo sull’attività dell’Esecutivo.
Al fine di realizzare l’obiettivo auspicato di riduzione dei costi della politica, sarebbe più coerente e ragionevole ridurre il numero dei deputati e dei senatori, nonché le relative indennità.
In ordine alla esigenza di valorizzare le autonomie locali, contrariamente alle scelte operate, dovrebbero essere esaltati le funzioni e i poteri degli organi rappresentativi degli enti territoriali.
In allegato trovate il video integrale relativo all’intervento in 1a commissione e una sintesi del disegno di legge n.1355 in materia di bicameralismo .
INTERVENTO 1a COMMISSIONE
SINTESI DDL N. 1355 BICAMERALISMO
Perfetto !!! Sen. Campanella, bel discorso in linea esattamente a come la penso io. Qualche giorno fa avevo espresso un mio parere molto simile http://cittadininrete.blogspot.it/2014/03/proposta-di-riforma-del-senato-della.html