Cuffaro, Cancelleri, Micari e il destra-centro. Per non fuggire dalla Sicilia i “Cento passi per la Sicilia” Fava Presidente

Roma, 27 sett – Leggo del dibattito nel centro-destra siciliano o, come lo chiama Totò Cuffaro, il destra-centro, guardo i balbettii del nuovissimo Fabrizio Micari e ricordo (se fosse necessario) da cosa vogliono fuggire i siciliani.
Guardo le diverse dichiarazioni del MoVimento 5 Stelle Sicilia e ci vedo un vezzo antico: un progetto che accoglie elementi contraddittori.
 
Se si vede la faccia di Giampiero Trizzino che propone semplificazione e difesa dell’ambiente e delle leggi, vediamo il “lato A” del M5S, poi guardiamo la faccia di Giancarlo Cancelleri che propone di curare l’abusivismo, portando ad esempio l’amministrazione bagherese e vediamo il “lato B”.
 
Su questa falsa riga si è sviluppata tutta la storia politica del MoVimento 5 Stelle: rappresentare tutto e il suo contrario.
 
Votato con queste premesse il M5S siciliano pone le basi per fare ciò che vuole una volta eletto. A seconda della convenienza del momento. Potrà “votare le cose condivisibili” o “mandare tutti a casa”; potrà difendere la legalità e non parlare di mafia; potrà volere il reddito di cittadinanza e astenersi sui voucher.
 
L’onestà diverrà di moda? Lo spero, ma non sono loro gli stilisti che la disegneranno.
 
D’altra parte c’è una scelta genuinamente progressiva, fatta di gente che lotta da una vita per il lavoro, contro la mafia, per il rispetto delle leggi sull’ambiente ed ha pagato per questo, con la propria faccia una sola faccia.
 
Per questo voto la lista “Centopassi per la Sicilia” e Claudio Fava Presidente.
 
Perché io in Sicilia ci voglio rimanere e voglio farci tornare i miei amici emigrati. Tanti.

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