Petralia, Campanella (L’Altra Europa): “Impensabile percorrere 75 km per partorire Governo pensi invece a rotazione medici”

petraliaPALERMO, 4 GENNAIO 2016 – “Settantacinque chilometri. È questa la distanza che separa l’ospedale di Petralia al più vicino punto nascite di Termini Imerese. Come si può pretendere che una donna in pieno travaglio percorra questa distanza, tra strade sterrate e curve a gomito, per potere partorire il proprio bambino?” Se lo chiede il senatore deL’Altra Europa con Tsipras, Francesco Campanella, a proposito della chiusura del punto nascite di Petralia voluta dal Ministro Lorenzin.

“Perché – aggiunge Campanella -, invece si sballottare le pazienti da un ospedale all’altro in nome della sicurezza, non si pensa a una seria rotazione delle professionalità ospedaliere, in modo da garantire gli adeguati livelli di sicurezza anche in luoghi da cui, viceversa, è difficilissimo spostarsi in un momento delicato come quello che precede la nascita di un nuovo essere umano?”.

“Perché è di questo che si sta parlando – sottolinea Campanella -. Di madri e di bambini. Di persone, non di numeri. Se il governo volesse seriamente discutere di numeri, invece, potrebbe cominciare a misurarsi sul tema della mobilità in Sicilia e calcolare quanti chilometri di manto stradale sia necessario mettere in sicurezza o costruire per consentire ai siciliani di muoversi all’interno del territorio regionale. Soltanto allora questo governo potrà tornare a discutere di razionalizzazioni della spesa e tagli ai servizi”.

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