Il continuo ricorso alla cassa integrazione ordinaria nel cantiere di Palermo è privo di qualunque prospettiva: oltre a lasciare centinaia di lavoratori dell’indotto senza ammortizzatori sociali, non si fa carico di un minimo di integrazione salariale per i lavoratori del cantiere navale di Palermo, seppure la cassa integrazione venga richiesta per scaricare sulla collettività costi e scelte aziendali. Quale futuro per Fincantieri Palermo?
In che modo vuole intervenire il governo Renzi? Il cantiere navale di Palermo è una risorsa non soltanto per la città, ma per l’intera Isola.
Ne discuteremo il prossimo 9 marzo in Senato, insieme a chi ogni giorno varca i cancelli della Fincantieri di Palermo.
Nuove commesse per la sede palermitana vanno trovate subito. Il governo non può restare in silenzio davanti all’ennesima beffa per il futuro dei siciliani.