ROMA, 24 NOV.- “L’Arabia Saudita continua a fare incetta di bombe MK-80 prodotte negli stabilimenti Rwm Italia di Domusnova (in provincia di Carbonia-Iglesias). E senza badare ai costi, come confermano le modalità di spedizione: se il 2 maggio scorso, infatti, il cargo partì dal porto di Genova, con spese più contenute ma tempi più lunghi di consegna, il 18 novembre, invece, il trasporto è avvenuto dall’aeroporto di Cagliari. Se dietro questa fretta ci fosse l’esigenza degli sceicchi arabi di bombardare lo Yemen, l’Italia avrebbe molte spiegazioni da dare”.
A lanciare l’allarme in un’interrogazione ai ministri degli Esteri e della Difesa è il vicepresidente del gruppo Misto, Francesco Campanella (l’altra Europa con Tsipras).
“Tali spedizioni – sottolinea Campanella – sono in netta difformità con le disposizioni contenute nella legge 185 del 90 che vieta l’esportazione, il trasferimento intracomunitario ma anche l’intermediazione di materiali d’armamento verso Paesi in guerra. Oltre che nei casi di palese contrasto con la Costituzione o con accordi internazionali”.
“Cosa hanno da dire i ministri Gentiloni e Pinotti sulla finalità e destinazione di queste armi? Il governo non può tacere – conclude il vicepresidente del Misto – E’ il momento di fare chiarezza e spiegare quali iniziative ha in mente per fermare immediatamente tale commercio. A meno che non dobbiamo concludere che dietro tutti i bei discorsi strategici sul terrorismo ci sia solo una profonda ipocrisia”.
francocampanella.it 