REFERENDUM COSTITUZIONALE: DERIVA DI RENZI PARTE DALLE SCUOLE

renziROMA, 4 OTT –Renzi sprona gli attivisti del PD a intervenire nelle scuole perché teme che il PD sparisca dal governo del paese per i prossimi 20 anni se vinceranno i NO al Referendum”, notano i senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana – Altra Europa con Tsipras), “disturbato dalle analisi che hanno smascherato la deriva autoritaria prefigurata dalla Riforma costituzionale”.

“Questa ennesima invasione dello spazio istituzionale fa il paio con le semplificazioni e distorsioni dei contenuti della riforma che campeggiano nella campagna pubblicitaria varata in questi giorni”, continuano.

“E dimostra la considerazione di Renzi per la scuola pubblica, ridotta a una piazza da conquistare con una campagna di marketing del suo partito”.

“Non dobbiamo dimenticare che Renzi è il presidente del Consiglio, non solo il segretario del PD. E anche se siamo certi che i dirigenti scolastici faranno di tutto per non farsi condizionare, la sovrapposizione dei due ruoli li sottoporrà comunque a una pressione enorme”, fa notare Campanella.

Per questo oggi Campanella e Bocchino hanno presentato un’interrogazione urgente alla ministra dell’Istruzione in cui chiedono “se non ritenga opportuno vigilare affinché l’informazione negli istituti scolastici giunga completa e imparziale, tanto da far sì che in occasione di eventuali confronti siano presenti sia rappresentanti dei comitati per il Sì, sia rappresentanti dei comitati del No alla riforma costituzionale”.

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